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LETTERA IN RISPOSTA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE INDETTA A TERAMO SABATO 9 FEBBRAIO 2013

Ciao a tutt*, mi chiamo Dayvid Ceccarelli e sono attualmente detenuto presso il carcere di Alba (Cuneo).
La mia custodia cautelare è motivata da articoli del vecchio codice Rocco, arricchiti con leggi speciali del 1975, leggi create dal fascismo per reprimere e punire i dissidenti politici. “Grazie” a queste leggi rischio assieme ad altri compagni da 8 a 20 anni di reclusione, ma nonostante ciò non voglio smettere di usare l’unica arma che ho: la parola.
Non sono solito a discorsi retorici, preferisco agire piuttosto che parlare.
Scrivo queste righe nello stesso modo in cui ho sempre cercato di vivere la mia vita: sinceramente e con cuore.
Magari spesso, nella foga del momento e sopraffatto dalle emozioni, sbaglio, ma con le migliori intenzioni e sicuramente con sincerità.
Voglio farvi sapere quanto mi abbia fatto piacere apprendere che finalmente ci sarà una manifestazione di solidarietà per gli arrestati, i fermati e gli indagati accusati delle “violenze” accadute a Roma il 15 Ottobre 2011.
Non dico questo perchè anche io sono fra questi (non so ancora quando sarò processato assieme ad altri 25 compagni coimputati), ma lo dico perchè sono felice del fatto che finalmente in Italia un insieme di individui scenderanno in piazza per chiedere a gran voce la libertà per i 6 compagni condannati a 6 anni di reclusione per l’assalto al blindato e per gli altri 25 che sono, con diverse misure restrittive, in attesa di giudizio a causa delle “violenze” di quel giorno e che la piazza non ha paura di chiedere la verità.
Il 15 ottobre 2011 si dovrebbe ricordare solo per le nobili motivazioni che hanno fatto sì che le piazze di Roma si gremissero di gente in quanto era la “giornata mondiale dell’indignazione”. Ma così non è.
In ogni caso, finalmente, dei compagni diranno “basta” alla repressione in atto e chiederanno verità.
Inoltre alle varie istituzioni vorrei domandare qual’è la vera violenza? Non è forse violenza affamare una popolazione? Distruggere il futuro di una generazione intera?Privare delle pensioni i pensionati? Sfruttare gli operai negando loro prima la sicurezza del posto di lavoro, e poi togliendo uno dopo l’altro i diritti basilari che anni di lotte sindacali avevano conquistato?
Tutto questo è stato ottenuto con la complicità di tutti gli schieramenti politici, del sistema bancario italiano ed europeo, dei sindacati confederati e nel silenzio assordante di quella parte di sinistra extraparlamentare che sembra avere come unico scopo quello di conquistare una comodissima poltrona in parlamento.
In questi giorni stiamo assistendo al solito teatrino del tutti contro tutti, delle promesse e delle speranze per poter appunto accaparrarsi un posto in parlamento per poi alla fine, nella migliore delle ipotesi, non cambiare nulla.
Io il 15 ottobre ero in piazza per una manifestazione pacifica assieme a migliaia e migliaia di persone per dire “basta”, la popolazione italiana, europea e mondiale non ne può più di essere sempre l’unica a pagare per colpa delle speculazioni internazionali. Perchè il ceto medio e i poveri devono sempre essere sfruttati mentre gli sfruttatori sono sempre più ricchi e potenti? E’ ora di finirla! Noi la crisi non la paghiamo!! Questo volevamo dire durante la giornata
mondiale dell’indignazione! Ma questi discorsi per lo stato sono da reprimere immediatamente, prima che attecchiscano e contagino altre persone.
Termino questa mia lettera ringraziando tutt* di scendere in piazza e sperando di potermi unire a voi al più presto.
Dayvid “Ciga”